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Addio Arjuna, addio Poeta fantastico e creativo... che la terra ti sia lieve.
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Racconti Cooperativi: A caccia

Ultimo Aggiornamento: 06/04/2005 11:24
14/03/2005 21:42
 
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La spada.. nel palmo della mano: ben bilanciata, almeno per quello che ne sa lui: il mezzelfo che gliel'ha venduta crede d'aver fatto un buon affare.. una spada con assieme una mappa del tesoro.
Detto fatto.
Così Tristan ha iniziato la sua avventura ... con una spada senza filo nella mano destra, ed una mappa disegnata da un commerciante che lo vuole solo prendere per i fondelli..
Ma all'ingresso della grotta, Tristan trova un corpo riverso nel sangue..
16/03/2005 10:36
 
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Si china con sguardo mesto sul poveraccio, esaminandone le ferite; sembrava fosse riuscito a trascinarsi fin li dall'interno della caverna ed il sangue ancora fresco gli lasciava pensare che potesse essere morto da non più di qualche giro di clessidra.

Non poteva fare a meno di ripensare alle parole del padre, un umile contadino della contea meridionale: "Meglio avere la sicurezza di un tetto sotto cui dormire e di un acro di terra da lavorare, che andare in giro per il regno sperando di attirare l'attenzione dei menestrelli". Adesso era giunto alla svolta: poteva scegliere di tornarse alla fattoria di famiglia e seguire la strada di suo padre, o entrare in quella caverna e costruirsi un destino incerto che potrebbe valergli una fortuna.
16/03/2005 11:28
 
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Sputo per terra.. pensando alle parole del padre, quel vigliacco.
"Il destino é nelle mie mani, é questo che conta"
E così entrò nella caverna, dimenticando il mercante, il padre, il poveraccio morto e tutta la sua vita.. quello che contava solamente era .. la caccia..
17/03/2005 11:34
 
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Il cunicolo che gli si presentava davanti si inoltrava nella rude roccia calcarea, incrostata da licheni e striature rossastre, mentre su terriccio sul quale stava posando i piedi poteva notare diverse orme d'animali molte delle quali, per sua fortuna, piccole. Aveva acquistato una coppia di torce al mercato dove gli avevano venduto la mappa, e gli sembrava che fosse proprio il momento adatto per usarle; già pochi metri davanti a lui, l'oscurità prendeva il sopravvento sulla timida luce che filtrava dall'ingresso.

17/03/2005 15:40
 
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Alla tremule luce della torcia osservò lo spazio angusto in cui si trovava. Il cunicolo procedeva oltre, affondando nel ventre della terra con un lieve, ma progressivo, dislivello.

Protese il braccio sinistro, portando la torcia proprio davanti a sè, la mano destra invece si posò sulla nuda roccia umida di fianco a lui. Con l'eco del padre ancora nella testa mosse il primo passo incerto verso l'ignoto.
Lo assalì come una tempesta la prima sensazione di smarrimento e paura che avesse mai provato ma che ora lo faceva sentire vivo.
Ormai la decisione era presa.
18/03/2005 13:53
 
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Avanza di alcuni passi, deciso a non farsi sopraffare dalle emozioni, e scruta guardingo la galleria; poi la sua attenzione si rivolge ad qualcosa di scuro fermo alla base di una delle pareti laterali. Estratta la spada avanza con cautela, ma quando la sua torcia arriva ad illuminare meglio la zona, si accorge che si tratta di una borsa di cuoio, per giunta sporca di sangue.

"Deve essere del tipo morto all'ingresso", mormora fra se mentre l'apre incuriosito. Quanto stava facendo non poteva di certo definirsi etico, ma era convinto che al defunto non sarebbe dispiaciuto se qualcuno dei suoi averi fosse valso a salvare la vita di un novello avventuriero. Nel dubbio, comunque, si ripromise che avrebbe detto una preghiera ed acceso qualche cero alla memoria di quello sfortunato.
22/03/2005 16:58
 
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"Mhh... non sembra esserci molto", mormora fra se quando nota che tutto ciò che resta nella borsa è solo un pugnale di discreta fattura, una razione di cibo consumata per metà, alcune monete di rame ed una pergamena sgualcita. Incuriosito da quest'ultima, la estrae per osservarla meglio alla luce della torcia e, con meraviglia e disappunto, si accorge che si tratta della stessa mappa vendutagli dal mercante.
"Ne esiste una sola copia in tutto il regno", borbotta rabbioso fra se ripensando le parole dell'imbroglione. "Giuro che questa non me la dimentico, vecchio bas****o!"





[Modificato da Mandible 22/03/2005 16.58]

22/03/2005 20:51
 
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Messa via anche l'altra mappa e gettata in un angolo la borsa, Tristan continua ad avanzare, illuminando la sua strada con una torcia, quando improvvisamente sente l'indefinibile sensazione d'essere osservato da qualcuno.
Poi.. é solo un attimo e sotto i suoi piedi si spalanca il vuoto.
La torcia si perde nell'oscurità, e anche i sensi di Tristan si spengono tutti d'un colpo..
22/03/2005 22:54
 
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Accolito della Fratellanza
Per una frazione di secondo deve aver perso i sensi, fose per la paura o piuttosto per la caduta.
Sbatte più volte le palpebre, accorgendosi di essere su un soffice letto di pagliericcio, i sensi sono ancora tutti intorpiditi.

La torcia che aveva con se è caduta poco distante da lui, "Sono stato fortunato" pensa, "pochi centimetri più vicina e avrebbe dato fuoco al pagliericcio".

Ripresa la torcia in mano ha finalmente l'opportunità di osservare il nuovo ambiente: si tratta di un pozzo, la cui apertura è sopra di lui di qualche metro e dal piccolo diametro. Esattamente di fronte a lui però v'è un'uscita, un tunnel di modeste proporzioni, appena sufficiente a passarvi carponi.

"Sembrerebbe la tana di un animale" si ritrova a pensare con un certo timore.
06/04/2005 11:24
 
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"la tana di un animale.."
Mentre la torcia rischiarava quel piccolo anfratto, Tristan iniziò ad avanzare carponi, nel cuore della terra che lo aveva inghiottito, quando sentì, lontano, un urlo...
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