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I Templari e il Priorato di Sion

Ultimo Aggiornamento: 19/05/2005 19:34
05/05/2004 12:58
 
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Re:

Scritto da: raiden il redentore 29/04/2004 10.37

Una delle versioni che ho approfondito su un libro (del quale, perdonatemi, non ricordo il titolo... forse "Il Secondo Messia")



Il secondo messia è il secondo libro di Knight e Lomas dopo La chiave di Hiram.
La chiave di Hiram collega i moderni riti massonici con la chiesa delle origini, attraverso i templari. E' una lettura che consiglio a tutti, se non altro per avere un approccio diverso alla storia della chiesa.
In sostanza quello che dice sui Templari è questo:

I templari hanno trovato in Terra Santa degli importanti documenti religiosi di origine ebraica scritti dagli esseni (una setta ebraica che secondo loro è stata il nucleo originale della chiesa cristiana). Questi documenti contrastavano con le idee della chiesa al tempo dei Templari (erano passati più di mille anni). Questi documenti sono stati trasportati in Francia, laddove i Templari erano più forti. Quando, a causa delle divergenze tra Chiesa e Templari, nonchè dell'appetito del re di Francia per l'oro, i Templari sono stati sciolti, un gruppo di loro porto quella conoscenza in Scozia, dove i Templari erano molto rappresentati e popolari. Lentamente queste conoscenze hanno portato alla nascita della massoneria originaria che purtroppo con il passare del tempo è diventata una vuota ripetizione di formule e racconti che avevano perso i loro riferimenti veri.

14/08/2004 16:21
 
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Il priorato di Sion è stato creato circa 30/40 anni in francia fa ma non ha nessuna reale origine storico-templare.
14/08/2004 17:01
 
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Per quanto riguarda il Graal e i Templari, sul numero in edicola di Focus dovrebbe esserci un pò di materiale. Se lo prendete, pls fateci un sunto.
Thanx,
Elwood

16/08/2004 16:43
 
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Ce l'ho... ma non dice più di quanto non sapessi già per i cavoli miei... cmq è utile per chi non ha un quadro completo dell'argomento. Lodevole perchè sfata un po' di miti che si è cercato di insabbiare: tipo il sarcofago del fratello di Gesù, ritrovato qualche mese fa non ricordo dove, e che recava la scritta "Giacomo, fratello di Gesù, figlio di Giuseppe". A parte che la scritta si è dimostrata un falso, più recente del sarcofago, Giacomo, Gesù e Giuseppe erano i 3 nomi più diffusi da quelle parti, un bel po' di famiglie li annoveravano tutti e 3 contemporaneamente, quindi... niente di nuovo sul fronte orientale.
26/08/2004 14:46
 
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Se vi piace fantasticare sul tema vi consiglio caldamente lo splendido thriller "Il Codice da Vinci", di Dan Brown, 18 € circa.

Riporta molte delle teorie che negli ultimi anni si stanno sempre più diffondendo: e cioè che il cristianesimo come ci è stato impartito è una mistificazione ideata dall'Imperatore Costantino nel 313 d.C., durante il Consiglio di Nivea (storico).
Ve ne consiglio caldamente la lettura: sia per l'intrigo, che per i risvolti socio-politici e religiosi che l'autore tira in ballo.

29/08/2004 18:16
 
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07/09/2004 17:32
 
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Re: Re:

Scritto da: maeg-ras 29/04/2004 23.54


che ne pens delle prove? ti convincono?



Ho potuto constatare con piacere che molti di voi conoscono i molteplici aspetti interpretativi in relazione al Santo Gral o al Sang Real. Queste teorie, le più conosciute e tutt' oggi oggetto di studi da parte di celebri pionieri della simbologia e dell' iconografia artistica e storico religiosa non racchiudono però tutto.
Il Priorato di Sion, antica confraternica laica in realtà non ha solamente lo scopo di proteggere il Graal ma contestualmente quello di impedire che venga eliminato dalla Chiesa e da chiunque se ne voglia appropriare per scopi di lucro.
Il moderno priorato di Sion, quello dei giorni nostri esiste e porta avanti l' impegno naturalmente con mezzi e collocazioni geografiche e strutturali differenti.
I Templari oggi sono stati nominalmente sostituiti da un' altro ordine cavalleresco il quale è probabilmente identificabile con un' attenta opera di "confronto simbologico": Come scrisse DAN BROWN nel DA VINCI CODE, noto best seller del momento, alla base degli studi della Ricerca del Graal non ci sono indicazioni o percorsi geograficamente mappabili ma semplicemente fitti reticoli di simbologie da percorrere e da decifrare.
13/09/2004 17:33
 
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la leggenda vuole ke il Priorato sia nato nel 1099 ca da Goffredo di Buglione, il priorato doveva segretamente ritrovare delle reliquie da riportare in Francia. Visto ke doveva agire nell'ombra creò un braccio armato il cui compito ufficiale fosse proteggere i pellegrini, ma in realtà dovevano aiutare il priorato nelle sue ricerke. Ovviamente l'ordine di cui parlo è quello dei Poveri cavalieri di Cristo e del tempio di Salomone, meglio conosciuti come templari.
Sembra ke Goffredo fosse discendente della dinastia merovingia, la reliquia ke si cercava era il Graal, ma inteso nn come la coppa ma come il Sangreal ovvero i documenti ke attestavano il matrimonio di Cristo con Maria Maddalena e la nascita da questi di Sara. Sara sembra sia la capostipite del ceppo dei Merovingi.Queste teorie sono supportate dai Vangeli Apocrifi, dal Vangelo di Maddalena e dai Diari di Gesù.
13/09/2004 23:07
 
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una domanda a tutti voi conoscitori della storia o leggenda del Santo graal, oppure del Sang Real....

ma secondo voi Cristo è davvero morto sulla croce oppure si è trasferito in Francia dove ha dato il via alla sua dinastia conosciuta ora come Sang Real?
14/09/2004 00:00
 
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Beh, Plinio il Giovane, che certo non era un cristiano (e penso che non gli fregasse nulla di distorcere la storia), ha scritto che un tale chiamato Gesù Cristo è morto sulla croce e dei tizi hanno preso a venerarlo. Non dava nessuna importanza al fatto, anche perché non ne ha alcuna a livello storico. Probabilmente l'aveva colpito il fatto che un ebreo eretico avesse fatto tanto scalpore e l'ha voluto aggiungere in maniera accennata nei suoi tomi di storia. Credo che per Plinio avesse molta più importanza la vicenda di Spartaco che non quella di Cristo.
Probabilmente tutta la faccenda dei Re Merovingi, discendenti di Cristo, è più che altro un mito medioevale.
-----------------------------------
"Il Governo è la Sezione Intrattenimento del complesso militare-industriale"
-Frank Zappa

[Modificato da Squarepusher 14/09/2004 0.01]

14/09/2004 09:42
 
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Si però facciamo attenzione: stiamo raccontando passo passo tutto il libro di Dan Brown e ne sta venendo fuori un enorme spoiler. Magari altri che partecipano al topic vorrebbero leggerselo... ;)

14/09/2004 10:43
 
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Chi è Dan Brown?
14/09/2004 13:11
 
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L'autore del thriller "Il Codice da Vinci". In questo topic ne è già stato raccontato un buon 40%.

14/09/2004 13:26
 
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29/09/2004 22:43
 
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scusate ma non so bene come funziona questo forum
salve a tutti, mentre facevo una ricerca, stimolata dalla puntata di top secret di ieri sera, mi sono imbattuta nella vostra discussione e mi sono resa conto di essere iscritta a freeforum da parecchio tempo. ho letto i vostri primi messaggi ed ho pensato di farvi un collage con le parti + importanti della mia ricerca.
spero che vi sia gradito
un saluto a tutti Raffaella

Il Priorato di Sion

Goffredo di Buglione, nel 1099, dopo la presa di Gerusalemme, fondò l’Ordine dei Cavalieri di Nostra Signora di Sion. Il nome derivava dall’abbazia decrepita, in seguito fortificata, trovata in Terrasanta e dedicata a Nostra Signora di Sion.
L’ordine dei cavalieri derivava da tre società cosiddette segrete : Esseni, i Saggi della Luce (discepoli di Ormus) ed i monaci dell’abbazia di Sion. Gerard De Sede sostiene che tra i monaci calabresi di Orval vi era Pietro l'Eremita, il quale non solo era stato l'istitutore di Goffredo di Buglione, ma anche l'ispiratore della Crociata, Se è vero che Pietro l'Eremita era uno dei monaci di Orval, considerato che andò a Gerusalemme seguendo la Crociata di Goffredo di Buglione, non è possibile che si stabilì con i confratelli nella abbazia di Nostra Signora di Sion? Fu l'Ordine di Sion a volere l’istituzione di quello dei Templari. Ma da questo si scisse nel 1188 a Gisors, come si è già detto, e da allora prese il nome di Priorato di Sion. Di certo nulla più si seppe, finchè un certo Lobineau e Pierre Plantard di Saint-Clair, Gran Maestro del Priorato, non diedero alcune notizie.
Il 17 gennaio 1981 si riunì a Blois l’Assemblea del Priorato di Sion che elesse Gran Maestro Pierre Plantard. Egli sostiene di essere discendente diretto dei re Merovingi. Non è semplice, per non dire impossibile, controllare la veridicità di tale asserzione.
Non è un caso che si sia scelta la data del 17 gennaio per riunire l’assemblea del Priorato. E’ la data ricorrente nel Mistero di Rennes-le-Château, ma è anche la data in cui, narra la leggenda, Nicolas Flamel, castellano di Gisors, Gran Maestro del Priorato di Sion, realizzò la sua prima trasmutazione alchemica. Flamel, quindi, era di Gisors. E’ una località molto importante per l'Ordine. Un certo Lhomoy sosteneva di aver trovato sotto il loggione una cappella con all’interno delle statue di corvi, quelle di Gesù e degli apostoli, 19 sarcofagi e 30 cofani. Egli era convinto che lì ci fosse il tesoro dei Templari. Pierre Plantard sostiene, invece, che esistevano dei sotterranei che univano il castello di Gisors con la chiesa di Saint-Gervais e Saint-Protais ; in quei sotterranei si trovavano gli Archivi del Priorato di Sion e nel 1964, su suo consiglio, vennero spostati altrove. Pierre Plantard ci riferisce qualcosa anche sul pilastro visigoto che contenevano i manoscritti. Saunière, come è stato detto all’inizio, lo fece capovolgere e pose su di esso la Madonna di Lourdes e vi fece incidere la data 1891. Plantard sostiene che bisogna ricapovolgere il pilastro per leggere 1681, data in cui furono creati i Prodi o Bambini di S. Vincenzo, che costituivano il Circolo esterno "visibile" del Priorato di Sion.
L’Assemblea, poi, fu tenuta a Blois, in onore di Victor Hugo, che era di quella cittadina, già Gran Maestro del Priorato.
Tredicesimo Gran Maestro fu Gérard de Ridefort, ma era contemporaneamente anche l’undicesimo Gran Maestro dei Templari. Egli nel 1188 fu destituito quale Gran Maestro del Priorato, in quanto era considerato responsabile della caduta di Gerusalemme. Al suo posto venne eletto il 15 agosto dello stesso anno Jean de Gisors. La destituzione di Ridefort fu causa della scissione con i Templari. Il Priorato corse il rischio di sparire ed entrò in clandestinità. E dalla clandestinità cominciò ad interessarsi della Storia e a far sentire il suo potere in tutti gli affari d’Europa.
Plantard ci fa sapere, per mezzo del testo "Rennes-le-Château - capitale sécret de l’histoire de France", che il Priorato oggi conta 121 membri ripartiti in 5 gradi e 9 commanderie.
Ci informa ancora che, secondo il cap. XIX del Libro delle Costituzioni, esistono altri 243 fratelli liberi, detti Prodi, che sono uomini politici, che fanno parte di ordini religiosi o massoni e di cui si ignora tutto.
Leggendo la notizia dei 13 Rosa-Croce, mi sovviene una notizia avuta tempo fa e che avevo completamente dimenticata. Bisognerebbe verificare se è vera. Mi fu riferito che nell'Arco Reale vi sono tre camere. Ne esisterebbe una quarta, unica nel mondo, che si riunirebbe in Svizzera e della cui esistenza pochi sanno. Mi chiedo: che vi sia un collegamento con il Priorato?
Un'altra fonte sostiene che il Priorato è diviso in 729 province e 27 commanderie con 9 gradi
Nello libro di Delaux e Brétigny, già citato, troviamo scritto : " E’ una società iniziatica che, lasciando ai suoi membri, libertà filosofica, politica o religiosa continua a dispensare il suo insegnamento. Questo insegnamento scatena soventemente gli anatemi della Chiesa, che scrisse in un bollettino romano :- ...i discendenti merovingi furono sempre alla base delle eresie, dopo l’arianesimo, passando dai catari ed i Templari fino alla massoneria (…) Ricordiamo, però, che nell’800 la Chiesa aveva concluso un’alleanza con i Merovingi nel periodo del battesimo di Clovis, a Reims, alleanza che aveva fatto della Francia la figlia primogenita della Chiesa...
...Il priorato veglia sul tesoro del Razés e sui segreti dei re della prima razza, assicurando la trasmissione non di una dottrina, ma di una filosofia rilevante del sapere tradizionale".
Alcuni sostengono che oggi la Gran Loggia Alpina è l'organo di reclutamento del Priorato.
Da ricerche effettuate ho scoperto che a Stenay esiste un "Cercle Saint Dagobert II", il cui presidente è Louis Vazart. E' il circolo esterno del Priorato, come quello dei Bambini di S. Vincenzo? Del suddetto risulta che ne facciano parte due italiani, la signora Paola Menotti ed il signor Gino Sandri, che altri non è che il segretario di Pierre Plantard. Louis Vazart , come Plantard, ha collaborato con gli autori di "Rennes-le-Château capitale secréte de l'histoire de France".
Il simbolo della sovranità merovingia è l'ape. A Rennes-les-Bains, sulla porta delle terme romane se ne possono ammirare quattro. L'ape veniva anche usata come ornamento del mantello dei re francesi: infatti sono state trovate 300 api d'oro sul mantello di Childerico I, Napoleone se ne fece cucire una sul mantelo quando venne incoronato imperatore. L'ape, simbolo di saggezza, era stato anche un emblema dei re egiziani.
Il sigillo del Cercle Dagobert II è un'ape d'oro e di granato su un triangolo con il vertice verso il basso.

Porta delle terme romane

Sigillo


Osservando bene, ci accorgiamo che l'ape ed il triangolo formano il sigillo di Salomone. Il tutto è racchiuso in un esagono che rappresenta l'alveolo.
Si trova scolpito nella loro sede di Stenay, associato ad altri simboli: una prima volta con l'Alfa e l'Omega (con l'Omega indicata prima dell'Alfa), in un secondo caso con un simbolo che abbiamo già visto .

I Gran Maestri del Priorato di Sion

Ugo de Payens 1119-1136
Robert de Craon 1136-1147
Evrard de Barres 1147-1150
Ugo de Blancheford 1150-1151
Bernard de Tremblay 1151-1153
Guillaume de Chanaleilles 1153-1154
Evrard de N...(*) 1154-1154
André de Montbard 1155-1156
Bertand de Blancheford 1156-1169
Philippe de Milly 1169-1170
Eudes de Saint-Amand 1170-1180
Arnaud de Toroge 1181-1184
Gérard de Rideford 1184-1188
Jean de Gisors 1188-1220
Nicholas Flamel 1330-1418
René d'Aujou 1418-1480
Sandro Filipepi - Botticelli 1483-1510
Leonardo da Vinci 1510-1519
Robert Fludd 1595-1637
Sdram Valenin Andrea 1637-1657
Robert Boyl 1654-1691
Isaac Newton 1691-1727
Charles Radolyffe 1727-1746
Charles de Lorraine 1746-1780
Charles Nodier 1801-1844
Victor Hugo 1844-1885
Claude Debussy 1885-1918
Jean Cocteau 1918 -1963
Pierre Plantard 1981 - ?


(*) J.P.Deloux-J.Brétigny "Capitale secrète de l'histopire de France" : "il nome di Evrand è divenuto illeggibile sulle pergamene di Gisors (pergamena n. 4 composta da due colonne per pagina con scrittura romana e copiate da Matthieu da Tramlay verso il 1222"



«Il Codice da Vinci» e il Priorato di Sion

Il Codice Da Vinci (2) mette in scena una caccia al Santo Graal. Quest’ultimo – secondo il romanzo – non è, come la tradizione ha sempre creduto, una coppa in cui fu raccolto il sangue di Cristo, ma una persona, Maria Maddalena, la vera «coppa» che ha tenuto in sé il sang réal – in francese antico il «sangue reale», da cui «Santo Graal» –, cioè i figli che Gesù Cristo le aveva dato. La tomba perduta della Maddalena è dunque il vero Santo Graal. Apprendiamo inoltre che Gesù Cristo aveva affidato una Chiesa che avrebbe dovuto proclamare la priorità del principio femminile non a san Pietro ma a sua moglie, Maria Maddalena, e che non aveva mai preteso di essere Dio. Sarebbe stato l’imperatore Costantino (280-337) a reinventare un nuovo cristianesimo sopprimendo l’elemento femminile, proclamando che Gesù Cristo era Dio, e facendo ratificare queste sue idee patriarcali, autoritarie e anti-femministe dal Concilio di Nicea (325). Il progetto presuppone che sia soppressa la verità su Gesù Cristo e sul suo matrimonio, e che la sua discendenza sia soppressa fisicamente. Il primo scopo è conseguito scegliendo quattro vangeli «innocui» fra le decine che esistevano, e proclamando «eretici» gli altri vangeli «gnostici», alcuni dei quali avrebbero messo sulle tracce del matrimonio fra Gesù e la Maddalena. Al secondo, per disgrazia di Costantino e della Chiesa cattolica, i discendenti fisici di Gesù si sottraggono e secoli dopo riescono perfino a impadronirsi del trono di Francia con il nome di merovingi. La Chiesa riesce a fare assassinare un buon numero di merovingi dai carolingi, che li sostituiscono, ma nasce un’organizzazione misteriosa, il Priorato di Sion, per proteggere la discendenza di Gesù e il suo segreto.
Al Priorato sono collegati i templari – per questo perseguitati – e più tardi anche la massoneria. Alcuni fra i maggiori letterati e artisti della storia sono stati Gran Maestri del Priorato di Sion, e alcuni – fra cui Leonardo da Vinci (1452-1519) – hanno lasciato indizi del segreto nelle loro opere. La Chiesa cattolica, nel frattempo, completa la liquidazione del primato del principio femminile con la lotta alle streghe, in cui periscono cinque milioni di donne. Ma tutto è vano: il Priorato di Sion sopravvive, così come i discendenti di Gesù in famiglie che portano i cognomi Plantard e Saint Clair.

3. «Fiction» o storia?

Molti obiettano a qualunque critica del romanzo che si tratta, appunto, di fiction che in quanto tale non è tenuta a rispettare la verità storica. Questi critici hanno semplicemente dimenticato di leggere la pagina Informazioni storiche, dove Brown afferma che «tutte le descrizioni [...] di documenti e rituali segreti contenute in questo romanzo rispecchiano la realtà» (3), e si fondano in particolare sul fatto che «nel 1975, presso la Bibliothèque Nationale di Parigi, sono state scoperte alcune pergamene, note come Les Dossiers Secrets» (4) con la storia del Priorato di Sion.
Forse in risposta alle molte controversie, a partire dalla sesta ristampa la pagina Informazioni storiche, pagina 9 dell'edizione italiana Mondadori, è sparita sostituita da una pagina 9 interamente bianca: ma naturalmente rimane nell'edizione inglese (e nelle prime stampe italiane, per chi ha acquistato il volume nelle prime settimane di diffusione).
La parte che anche l’autore presenta come immaginaria ipotizza che il Priorato oggi si appresti a rivelare il segreto al mondo tramite il suo ultimo Gran Maestro, un curatore del Museo del Louvre che si chiama Jacques Saunière. Per impedire che questo avvenga, Saunière e i suoi principali collaboratori sono assassinati. Uno studioso di simbologia americano, Robert Langdon, è sospettato dei crimini, ma una criptologa che lavora per la polizia di Parigi – Sophie Neveu, la nipote di Saunière – crede nella sua innocenza e lo aiuta a fuggire. Il lettore è indotto a credere che responsabile degli omicidi sia l’Opus Dei, ma le cose sono più complicate. Sul conto di questi istituto si ripetono le più crude «leggende nere», cento volte smentite, ma dure a morire, desunte dalla letteratura internazionale che lo critica, esplicitamente citata. Nel romanzo, un nuovo Papa progressista ha deciso di rescindere i legami fra la Chiesa e l’Opus Dei che risalgono a Papa Giovanni Paolo II, e il prelato dell’Opus Dei accetta la proposta che gli proviene da un misterioso «Maestro»: pagando a questo personaggio una somma immensa, potrà ricattare la Santa Sede impadronendosi delle prove del segreto del Priorato di Sion – cioè della «verità» su Gesù Cristo – e minacciando di rivelarle al mondo. Un ex-criminale, ora numerario dell’Opus Dei, è «prestato» al Maestro, e proprio quest’ultimo lo spinge a commettere una serie di crimini. In realtà, il «Maestro» lavora per sé stesso: è un ricchissimo studioso inglese, anti-cattolico, che vuole rivelare il segreto al mondo e accusa il Priorato di tacere per timore della Chiesa. Fra morti ammazzati, enigmi e inseguimenti Robert Langdon e Sophie – fra i quali nasce anche l’inevitabile storia d’amore – finiscono per scoprire la verità: la tomba della Maddalena è nascosta sotto la piramide del Louvre, voluta dall’esoterista e massone presidente francese François Mitterrand (1916-1996), ma il sang réal scorre nelle vene della stessa Sophie, che è dunque l’ultima discendente di Gesù Cristo.

4. Errori e mistificazioni

Solo la diffusa ignoranza religiosa spiega come qualcuno possa prendere sul serio un tale cumulo di affermazioni a dir poco ridicole. Ci sono testi del primo secolo cristiano dove Gesù Cristo è chiaramente riconosciuto come Dio. All’epoca del Canone Muratoriano – che risale circa al 190 d.C. – il riconoscimento dei quattro Vangeli come canonici e l’esclusione dei testi gnostici era un processo che si era sostanzialmente completato, novant’anni prima che Costantino nascesse. Quanto alla Maddalena, lo gnostico Vangelo di Tomaso, che piace tanto a Brown, ben lungi dall’essere un testo proto-femminista ne fonda la grandezza sul fatto che «[...] si fa maschio» (5). A Simon Pietro che obietta «Maria deve andare via da noi! Perché le femmine non sono degne della Vita» (6), Gesù risponde: «Ecco, io la guiderò in modo da farne un maschio, affinché ella diventi uno spirito vivo uguale a voi maschi. Perché ogni femmina che si fa maschio entrerà nel Regno dei cieli» (7). La cifra di cinque milioni di streghe bruciate dalla Chiesa cattolica è del tutto assurda, e Brown si dimentica del fatto che nei paesi protestanti la caccia alle streghe è stata più lunga e virulenta che in quelli cattolici.
L’idea stessa di un «codice Da Vinci» nascosto nelle opere dell’artista italiano è stata definita «assurda» dalla professoressa Judith Veronica Field, docente alla University of London e presidentessa della Leonardo Da Vinci Society (8). A fronte di questi svarioni, quello del traduttore italiano che chiama la torre dell’orologio del parlamento inglese «Big Bang» (9) invece di Big Ben sembra quasi un peccato veniale. Inoltre, chi conosca un poco la storia delle mistificazioni sul Graal sa che nel Codice Da Vinci vi è ben poco di nuovo: tutto è già stato detto in centinaia di libri su Rennes-le-Château (10), e – benché il nome di questa località francese non sia mai menzionato nel romanzo di Brown – i cognomi Saunière e Plantard fanno chiaramente riferimento alle stesse vicende.

5. Il mito di Rennes-le-Château: una falsificazione già da tempo smascherata

Rennes-le-Château è un paesino francese del dipartimento dell’Aude, ai piedi dei Pirenei orientali, nella zona detta del Razès. La popolazione si è ridotta a una quarantina di abitanti, ma ogni anno i turisti sono decine di migliaia. Dal 1960 a oggi a Rennes-le-Château sono state dedicate oltre cinquecento opere in lingua francese, almeno un paio di best seller in inglese e un buon numero di titoli anche in italiano. Se ne parla anche in film e in fumetti di culto, come Preacher o The Magdalena. Il paesino si trova all’interno di quel «paese cataro», cioè della zona dove l’eresia dei catari ha dominato la regione ed è sopravvissuta fino al secolo XIII, che una sapiente promozione ha reso in anni recenti una delle più ambite mete turistiche francesi. Rennes-le-Château rimarrebbe però una nota a pie’ di pagina nel ricco turismo «cataro» contemporaneo se del paese non fosse diventato parroco, nel 1885, don Berenger Saunière (1852-1917). È a lui che fanno riferimento tutte le leggende su Rennes-le-Château.
Il parroco Saunière era soprattutto un personaggio bizzarro. Nel 1909 si rifiuta di trasferirsi in un’altra parrocchia e nel 1910, dopo aver perso un processo ecclesiastico, subisce una sospensione a divinis. Pure privato della parrocchia, rimane fino alla morte nel paese, che aveva arricchito con nuove costruzioni – fra cui una curiosa «torre di Magdala» – e scandalizzato con una serie di scavi nella cripta e nel cimitero, alla ricerca non si sa bene di che cosa. Diventato più ricco di quanto fosse consueto per un parroco di campagna, si favoleggia che abbia trovato un tesoro. Tutto poteva spiegarsi, peraltro – come sospettava il suo vescovo – con un meno romantico traffico di donazioni e di messe. In epoca recente si è sostenuto che Saunière avesse scoperto nella cripta importantissimi manoscritti antichi, ma quelli che sono emersi sono falsi evidenti del secolo XIX se non del XX. È possibile che, nel corso dei lavori per restaurare la chiesa parrocchiale – un’attività che va in ogni caso ascritta a merito dell’originale parroco – don Saunière avesse scoperto qualche reperto di epoca medioevale, ma in ogni caso non in quantità sufficiente da arricchirsi. Si continua a ripetere anche che Saunière sarebbe stato in rapporti con ambienti esoterici di Parigi, ma di questo non vi è nessuna prova. La figura di Saunière non è priva d’interesse, e le sue costruzioni mostrano che si trattava di un uomo singolarmente attento alle allegorie e ai simboli, sulla scia di una tradizione locale. Ma nulla di più ha mai potuto essere provato.
La leggenda di Saunière non sarebbe continuata nel tempo se la sua perpetua, Marie Denarnaud (1868-1953) – cui il sacerdote aveva intestato le proprietà e le costruzioni di Rennes-le-Château, per sottrarle al vescovo con cui era in conflitto – non avesse continuato per anni, anche per incoraggiare eventuali acquirenti, a favoleggiare di tesori nascosti. E se un altro personaggio, Noel Corbu (1912-1968), dopo avere acquistato dalla Denarnaud le proprietà dell’ex-parroco per trasformarle in ristorante, non avesse cominciato, a partire dal 1956, a pubblicare articoli sulla stampa locale dove – animato certo anche dal legittimo desiderio di attirare turisti in un borgo remoto – metteva i presunti «miliardi» di don Saunière in relazione con il tesoro dei catari.
Negli anni 1960 le leggende diffuse da Corbu su scala locale acquistano fama nazionale dopo aver attirato l’attenzione di esoteristi – fra cui Pierre Plantard (1920-2000), che aveva animato in precedenza il gruppo Alpha Galates ed era stato anche condannato per truffe a sfondo esoterico – e di giornalisti interessati ai misteri esoterici come Gérard de Sède, che pubblica nel 1967 L’or de Rennes (11). Tre autori inglesi di esoterismo popolare – Michael Baigent, Richard Leigh e Henry Lincoln – s’incaricheranno di elaborare ulteriormente le sue idee, trasformandole in una vera industria editoriale – grazie anche alla BBC, che batte la grancassa – avviata con la pubblicazione, nel 1979, de Il Santo Graal (12). Secondo de Sède e i suoi continuatori inglesi, il parroco aveva scoperto il segreto di Rennes-le-Château, dove sarebbe depositato non solo un tesoro favoloso – variamente attribuito al tempio di Gerusalemme, ai visigoti, ai catari, ai templari, alla monarchia francese, e cui il sacerdote avrebbe attinto solo per una piccola parte –, ma anche – rivelato dalle presunte pergamene ritrovate da don Saunière, dalle iscrizioni del cimitero, dalle forme stesse degli edifici e di quanto si trova nella chiesa parrocchiale – un tesoro di tipo non materiale, la verità stessa sulla storia del mondo. Nel paesino pirenaico esisterebbero i documenti in grado di provare che Gesù Cristo – verità accuratamente nascosta dalla Chiesa cattolica – aveva avuto figli da Maria Maddalena, che questi figli portano in sé il sangue stesso di Dio e che pertanto hanno il diritto di regnare sulla Francia e sul mondo intero. Che il Santo Graal sarebbe, più propriamente, il sang réal, il «sangue reale» dei discendenti fisici di Gesù Cristo, è affermato da quando Plantard entra nella storia di Rennes-le-Château. Il Codice Da Vinci si limita a ripetere queste affermazioni. Per prudenza, afferma Plantard, la discendenza dei merovingi da Gesù Cristo sarebbe sempre stata mantenuta come un segreto noto a pochi. Ma i catari, i templari, i grandi iniziati – dallo stesso Saunière al pittore Nicolas Poussin (1594-1655), il quale ne avrebbe lasciato una traccia nel suo famoso quadro del Louvre I pastori di Arcadia, che raffigurerebbe precisamente il panorama di Rennes-le-Château – hanno custodito il segreto come cosa preziosissima, lasciando trapelare di tanto in tanto qualche indizio.
Oggi, naturalmente, un Priorato di Sion esiste. È fondato nel 1956 da Pierre Plantard – che si fa chiamare anche «Plantard de Saint Clair», inventandosi un titolo nobiliare di fantasia che è alle origini delle affermazioni de Il Codice Da Vinci secondo cui anche «Saint Clair» sarebbe un cognome merovingio –, con tanto di atto notarile e carte da bollo. Plantard ha lasciato intendere di essere egli stesso un discendente dei merovingi e il custode del Graal. La prova che il Priorato esiste da mille anni dovrebbe consistere nel nome di un piccolo ordine religioso medievale chiamato Priorato di Sion. Questo è effettivamente esistito – e finito –, ma non ha relazioni di sorta né con i merovingi né con presunti discendenti di Gesù Cristo. È difficile non concludere che il collegamento fra Rennes-le-Château, i merovingi e il Priorato di Sion è puramente leggendario, e che il Priorato è un’organizzazione esoterica le cui origini non vanno al di là dell’esperienza di Plantard e dei suoi collaboratori. Non è esistito nessun Priorato di Sion – nel senso in cui oggi se ne parla – prima dell’arrivo di Plantard a Rennes-le-Château. Ora, naturalmente esiste: ma solo dal 1956.
Nella pagina Informazioni storiche de Il Codice Da Vinci si afferma, come ho accennato, che tutta la storia è confermata da documenti inoppugnabili. Si tratta dei famosi documenti in parte «ritrovati» nel 1975 nella Biblioteca Nazionale di Parigi e in parte trasmessi in precedenza allo scrittore Gérard de Sède. I documenti, però, sono stati «ritrovati» dalle stesse persone che li avevano nascosti nella Biblioteca Nazionale di Parigi: Plantard e i suoi amici. Ed è certissimo che non si tratta di documenti antichi ma di falsi moderni. Il principale autore dei falsi, Philippe de Chérisey – morto nel 1985 –, ha confessato di aver partecipato alla loro falsificazione, lamentandosi perfino per la loro utilizzazione avvenuta senza versargli il dovuto compenso, argomento su cui esistono lettere dell’avvocato di Chérisey (13).
Quanto a Poussin, la «prova» del suo collegamento con Rennes-le-Château avrebbe dovuto essere la fotografia di una tomba presente nel territorio del paesino francese, oggi distrutta, ma cui Poussin si sarebbe ispirato per il suo quadro I pastori di Arcadia. Peccato però che della tomba siano stati ritrovati il permesso e i piani di costruzione, datati 1903, ancorché la tomba sia stata completata nel 1933 (14): la tomba è dunque posteriore di quasi trecento anni al quadro di Poussin. Nessun «documento» e nessuna «prova», dunque. Solo fantasie, buone per vendere romanzi più o meno appassionanti, ma che dal punto di vista strettamente storico devono essere considerate autentica spazzatura.





30/09/2004 10:34
 
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Ho letto tutto (anf anf), accidenti quanto sei informata! Senza contare che mi hai letteralmente distrutto "Il codice da Vinci" che mi hanno regalato e che nn vedevo l'ora di leggere... buuuu :(
Cmq in queste faccende si sente sempre un po' puzza d'imbroglio...
30/09/2004 11:41
 
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effettivamente anche io credo sia tutta una bufala
.... ma dopo avere sentito tutto quello che claudio brachino ha detto l'altra sera non potevo non cercare di capire qualcosa.
quanto al libro non l'ho letto ma deve essere interessante. io quest'estate ho letto l'antagonista del codice da vinci : il circolo dante.
la I parte è davvero avvincente ma mano mano l'interesse va scemando e la fine si rivela deludente.. mah...
mi spieghi come funziona un po' questo forum?
che significa nuclearizzato? e quegli aforismi a fine messaggi sono i vostri?
grazie e ciao Raffaella
30/09/2004 11:47
 
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Benvenuta!
Complimenti per la preparazione.
Un intervento ricco e stimolante.
Forse era il caso di dividerlo in più parti per renderne più facile la lettura.
Continua pure a postare.

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[Modificato da Arjuna 30/09/2004 11.53]

30/09/2004 15:33
 
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Complimenti... mi avete spiazzato...

siete tutti/e preparatissimi/e....
mi scuso con chi aveva intenzione di leggere il: "Codice da Vinci" perchè gran parte del libro è stato già raccontato in questo forum :(

Comunque io credo che capire le radici della religione cattolica, alla quale gran parte di noi appartengono, sia una cosa molto importante per capire se possiamo davvero rispecchiarci nella visione della vita proposta da Cristo, oppure se dobbiamo rimboccarci le maniche e scoprire se quello che ci hanno detto è solo una "favola"...


30/09/2004 15:41
 
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naturalmente quelli di noi che sono Cristiani convinti sicuramente rimetteranno a frottole tutte le speculazioni sul Priorato di Sion e sul Santo Graal, mentre chi "è arrabbiato" con la religione si focalizzerà sempre di più sulla propria idea allontanandosi sempre di più dalla cristianità...

Personalmente ritengo che, seppure l'esistenza del Priorato di Sion e della presunta dinastia di Cristo sia solo una leggenda, bisogna ammettere che la chiesa non fa niente per far luce sulla verità, e tantomeno le autorità del paesino dove si pensa siano custodite le spoglie si Maria Maddalena, ovvero Rennes le Chateau.
Infatti dalla seconda metà del 900 sono interdetti tutti gli scavi sul suolo comunale... chissà poi perchè :hmh:
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